Il selenio è un minerale essenziale per il nostro organismo, noto soprattutto per le sue potenti proprietà antiossidanti, ma fondamentale anche per il corretto funzionamento del sistema immunitario, la salute della tiroide e la protezione delle cellule dallo stress ossidativo.
Vediamo insieme i benefici che il selenio apporta alla salute, quali alimenti ne sono naturalmente ricchi e qual è il fabbisogno giornaliero raccomandato.
Ci soffermeremo anche a esaminare quando può essere utile assumere integratori di selenio per garantire un apporto ottimale e supportare al meglio il benessere generale.
Che cos’è il selenio?
Il selenio è un oligoelemento essenziale, cioè un minerale presente in piccole tracce nel nostro organismo, ma che ricopre un ruolo fondamentale per il corretto svolgimento di numerose funzioni biologiche.
Questo minerale è naturalmente presente nel suolo e nell’acqua e per questo entra nella catena alimentare attraverso piante e animali. Tuttavia, la sua concentrazione negli alimenti può variare sensibilmente in base alla quantità di selenio contenuta nel terreno di coltivazione o nei pascoli da cui gli animali traggono nutrimento.
A cosa serve il selenio? Proprietà e benefici
A livello biochimico, il selenio svolge un ruolo cruciale come componente delle selenoproteine, enzimi coinvolti nei processi di difesa antiossidante. Queste molecole proteggono le cellule dai danni provocati dai radicali liberi, contribuendo a rallentare i fenomeni di invecchiamento cellulare e prevenire alterazioni a livello del DNA.
Ma il selenio è indispensabile anche per il corretto funzionamento del sistema immunitario poiché supporta la risposta dell’organismo contro virus e batteri, e per la regolazione del metabolismo e il mantenimento della salute della tiroide. Il minerale, infatti, partecipa alla sintesi degli ormoni tiroidei, influenzando il metabolismo energetico e il corretto sviluppo cellulare.
Quali sono gli alimenti che lo contengono?
Gli alimenti di origine animale rappresentano una delle fonti più ricche di selenio, in particolare le frattaglie, come fegato e reni, il pesce, la carne rossa e i latticini.
Per quanto riguarda gli alimenti di origine vegetale, invece, le noci del Brasile sono un frutto particolarmente ricco di selenio, tanto che ne basta davvero una piccola quantità per coprire il fabbisogno giornaliero.
Infine, anche alcuni cereali (come le patate) e i funghi contribuiscono a un buon apporto di selenio, ma il loro contenuto dipende strettamente dal terreno di coltivazione, che può variare in composizione e ricchezza di minerali.
Fabbisogno giornaliero di selenio
La dose giornaliera di selenio varia a seconda dell'età e delle condizioni fisiologiche, come gravidanza e allattamento.
Per i più piccoli, il dosaggio consigliato è di circa 20 microgrammi al giorno fino ai 3 anni, mentre tra i 4 e gli 8 anni si consiglia di assumere circa 30 microgrammi al giorno.
Con la crescita, questa quantità aumenta: si passa a 40 microgrammi al giorno fino ai 13 anni, per poi arrivare a un apporto di 55 microgrammi al giorno a partire dai 14 anni in poi.
Durante la gravidanza e l’allattamento, il fabbisogno di selenio aumenta ancora, passando rispettivamente a 60 e 70 microgrammi al giorno per sostenere il corretto sviluppo del feto e il benessere della madre.
I sintomi della carenza di selenio
In caso di carenza di selenio, la persona può essere soggetta a una pigmentazione alterata di pelle e capelli, unghie fragili e persino ridotta funzionalità dei muscoli scheletrici.
Questo deficit può influenzare negativamente la produzione di globuli rossi e predisporre l’organismo a malattie, soprattutto in presenza di ulteriori stress come infezioni virali. Nei casi più gravi inoltre, la carenza di selenio può aumentare anche il rischio di infertilità di coppia e aggravare gli effetti della carenza di iodio, con il rischio che i bambini sviluppino il cretinismo.
Conseguenze di un eccesso di selenio
Anche un eccesso di selenio, spesso dovuto a integrazioni non controllate, può causare sintomi acuti. Tra questi si registrano con maggiore frequenza diarrea, nausea, dolori addominali, vomito, perdita di capelli e fragilità delle unghie.
Detto ciò, per evitare di incorrere rischi, è mantenere livelli adeguati di selenio attraverso una dieta bilanciata.
Come integrare il selenio nella propria routine?
Integrare il selenio nella propria routine può essere utile in situazioni specifiche, come nel caso di diete povere di alimenti che lo contengono, periodi di forte stress psico-fisico o in presenza di un aumentato fabbisogno, ad esempio durante la gravidanza o in età avanzata.
Gli integratori risultano uno dei metodi più efficaci per riuscire ad assorbire un adeguato livello di questo minerale essenziale. Questi sono disponibili in diverse forme, tra cui compresse, capsule e polveri, spesso associati ad altri nutrienti per un’azione sinergica. È fondamentale scegliere prodotti di alta qualità, preferendo integratori naturali, realizzati con materie prime certificate e provenienti da filiere controllate.
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