L'acido folico è un nutriente molto conosciuto, soprattutto tra le donne in gravidanza, ma spesso si sente parlare dei suoi benefici senza comprenderne appieno l'importanza.
Che cos'è esattamente l'acido folico, a cosa serve e perché è così fondamentale durante la gestazione?
Questo articolo si propone di rispondere a queste domande, esplorando i motivi per cui tale nutriente viene raccomandato da medici e nutrizionisti a chi sta pianificando una gravidanza, o è già in dolce attesa.
Cos’è l’acido folico?
Conosciuto anche come vitamina B9, l’acido folico è una vitamina appartenente al gruppo delle vitamine B. Queste ultime sono tutte idrosolubili, il che significa che non possono essere accumulate nel nostro corpo, ma devono essere regolarmente assunte attraverso l'alimentazione.
La B9, nello specifico, è una vitamina sensibile al calore e solubile in acqua, e che quindi può facilmente perdersi durante la cottura o se non viene assunta correttamente.
Per questo motivo, oltre che con una dieta equilibrata, spesso viene integrata tramite specifici integratori, soprattutto nelle fasi di vita in cui la crescita cellulare è più intensa, ad esempio durante l'infanzia, l'adolescenza, la ricerca di una gravidanza e la gestazione stessa.
Spesso associata alla gravidanza, questa sostanza è in realtà indispensabile per tutti: i benefici dell’assunzione dell’acido folico negli uomini sono infatti ben noti.
Dove si trova in natura?
Questa vitamina è presente in una grande varietà di alimenti, sia di origine vegetale che animale. Tra le fonti vegetali, le verdure a foglia verde (come spinaci, lattuga, broccoli e asparagi) sono quelle maggiormente ricche di folati, così come lo sono legumi come i fagioli e i piselli.
Anche alcuni tipi di frutta, (come kiwi, fragole, arance e limoni), e frutta secca (noci, mandorle e arachidi) contengono buone quantità di vitamina B9.
Per quanto concerne gli alimenti di origine animale, il fegato e altre frattaglie sono tra le fonti più ricche di acido folico, seguite da uova e alcuni formaggi. Tuttavia, come abbiamo accennato poco fa, l'acido folico è una vitamina sensibile e può essere facilmente distrutta durante la cottura dei cibi.
Per compensare queste perdite, alcuni alimenti processati (tra cui cereali, fette biscottate e succhi di frutta) vengono arricchiti con acido folico, così da garantire una maggior assunzione di questa vitamina essenziale nella dieta quotidiana.
Quali sono i benefici dell’acido folico?
Tra le principali funzioni dell’acido folico spicca sicuramente il suo ruolo nella sintesi del DNA, dell'RNA e delle proteine, elementi chiave per la proliferazione e la differenziazione delle cellule. Questo suo compito lo rende particolarmente importante in tutte le fasi della vita in cui avviene una rapida crescita e sviluppo.
Oltre a questa proprietà, l'acido folico contribuisce anche alla formazione di emoglobina e alla produzione di globuli rossi sani, collaborando strettamente con la vitamina B12.
Non vi è poi da dimenticare il contributo che l'acido folico fornisce nel ridurre i livelli di omocisteina nel sangue, un aminoacido associato a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari.
Perché è fondamentale assumere acido folico in gravidanza?
L'acido folico in gravidanza riveste un ruolo cruciale nello sviluppo sano del feto, in particolare nel primo trimestre, quando si formano le strutture fondamentali del sistema nervoso.
Una carenza di questo nutriente, che come abbiamo accennato sopra è indispensabile per la sintesi del DNA e per la proliferazione e differenziazione delle cellule, può portare a gravi malformazioni congenite, come quelle del tubo neurale o la spina bifida, compromettendo in modo serio la salute del piccolo.
L'acido folico è anche un ottimo alleato della salute della madre perché, supportando la produzione di globuli rossi e promuovendo un corretto metabolismo del ferro, previene l’anemia.
Quando (e per quanto) prendere in gravidanza l’acido folico
Assumere acido folico nella fase preconcezionale da almeno un mese prima del concepimento aiuta a preparare il terreno per un avvio sereno della gravidanza, sostenendo la formazione delle cellule e il corretto sviluppo iniziale.
Nel primo trimestre è utile continuare con la stessa costanza, perché è in questa fase che si forma il tubo neurale e ogni giorno di supporto diventa rilevante. Poi, oltre la dodicesima settimana, si può valutare insieme al medico se proseguire a dosi adeguate in base all’evoluzione della gravidanza.
Se la gravidanza non era programmata conviene iniziare immediatamente con l’assunzione quotidiana, così da colmare rapidamente il vuoto di protezione iniziale e offrire supporto al sistema riproduttivo in un momento cruciale.
Qual è la dose giornaliera raccomandata?
Il fabbisogno di acido folico varia a seconda delle circostanze. In generale, per la popolazione adulta, il dosaggio raccomandato è di 0,4 mg al giorno. Tuttavia, per le donne che stanno pianificando una gravidanza, è consigliata un’assunzione maggiore, pari a 0,6 mg al giorno, mentre per chi allatta è di 0,5 mg al giorno.
È importante notare che una carenza di acido folico può portare a seri problemi di salute, o incidere sul corretto sviluppo del sistema nervoso del feto, aumentando il rischio di malformazioni.
Le conseguenze della carenza di acido folico in gravidanza
La carenza di folati in gravidanza può avere conseguenze significative sia per la madre che per il nascituro. Quando i livelli di questa vitamina sono troppo bassi, infatti, il corpo produce globuli rossi più grandi del normale e meno efficienti, causando un malfunzionamento che può portare all’anemia.
Questa condizione può indebolire ulteriormente la futura mamma, influenzando la sua salute e le sue energie durante tutta la gravidanza.
Ma i rischi non si fermano qui: un dosaggio inadeguato di acido folico può compromettere anche lo sviluppo del sistema nervoso del bambino aumentando il rischio di malformazioni congenite come la spina bifida, un difetto nella chiusura delle vertebre che espone il midollo spinale a malformazioni più o meno gravi, e l’anencefalia, una condizione rara ma severa che impedisce il corretto sviluppo del cervello e del cranio.
Assicurare un apporto adeguato di acido folico è dunque fondamentale per prevenire queste problematiche e favorire una gravidanza sana.
Eccesso ed effetti indesiderati
Sperimentare un eccesso di acido folico è raro, poiché il corpo tende a espellerlo attraverso le urine. Tuttavia, in casi estremamente rari, un sovradosaggio può manifestarsi con sintomi piuttosto subdoli, in quanto difficilmente identificabili.
È possibile sperimentare tremori, nervosismo, reazioni allergiche e problemi cardiaci o renali, anche se, è utile ripeterlo per non trasmettere inutile allarmismo, questi sono scenari molto improbabili.
La pratica migliore resta sempre questa: seguire le dosi indicate, tenere informato il proprio medico di eventuali farmaci in corso e aggiornare regolarmente l’andamento, per usare l’acido folico in modo corretto e consapevole.
Come prendere l’acido folico prima e durante la gravidanza?
Assumere la corretta dose di acido folico prima e durante la gravidanza è fondamentale per garantire il benessere della madre e del bambino in via di sviluppo.
Tuttavia, non sempre è facile ottenere la quantità necessaria di questa vitamina solo attraverso l’alimentazione, ed è qui che gli integratori alimentari possono fare la differenza.
Per assicurare un apporto giornaliero costante di acido folico, in RedMoringa abbiamo sviluppato un integratore per donne in gravidanzacon 400 mcg di acido folico per dose, potenziato dalla Moringa, una pianta ricca di antiossidanti, vitamine e minerali.
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