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Moringa per controllare il livello del colesterolo nel sangue, come funziona
ottobre 13, 2023
LaMoringa oleifera, usata anticamente e in questi anni tornata in auge per le sue straordinarieproprietà, è una pianta ricca di fitocomposti e sostanze nutritive preziose per la salute, che la rendono da tempo oggetto di ricerca con molteplici conferme scientifiche. I suoi effetti benefici tutt’oggi sono studiati e in buona parte dimostrati anche per quanto concerne ilcontrollo del colesterolo nel sangue.
Definito “albero miracoloso”, edibile in ogni sua parte, gli estratti delle foglie di Moringa, sono usati per trattare la malnutrizione e aumentare il latte materno, i semi per purificare le acque e ha un potenziale eccezionale come agente antiossidante, antitumorale, antinfiammatorio, antidiabetico e antimicrobico. Approfondiamone l’aspetto curativo concernente ilcontrollo dell’ipercolesterolemia, studiato da tempo grazie alla ricchezza in flavonoidi, antiossidanti e altri composti vegetali benefici.
Appartiene allafamiglia dei lipidied è presente nel sangue e nei tessuti sotto forma di grasso; è prodotto dall’organismo e parzialmente introdotto con la dieta.
Il cosiddettocolesterolo buono, nelle dosi giuste, è fondamentale per la costruzione di cellule sane; se il livello si alza, può diventare un fattore di rischio per le malattie cardiache.
Infatti, quando in eccesso, il colesterolo può provocare placche aterosclerotiche, cioè depositi di grasso nei vasi sanguigni. L’ostruzione al passaggio del sangue può diventare seriamente pericolosa per la salute (ad esempio è una condizione favorevole a ictus e infarto).
Colesterolo cattivo: si definisceLow Density Lipoproteincioèlipoproteine a bassa densità(LDL), strutture molecolari all’interno delle quali è trasportato il colesterolo presente nel sangue; è definito “cattivo” perché veicola quello in eccesso dal fegato alle arterie, rilasciandolo nei vasi causando aterosclerosi.
Colesterolo buono: è formato daHigh Density Lipoprotein(HDL) cioèlipoproteine ad alta densità; è definito “colesterolo buono” perché attraverso i sali biliari favorisce l’eliminazione del colesterolo nel sangue proteggendo i vasi sanguigni e il cuore. In più esso migliora la digestione, partecipa alla produzione di vitamina D e delle pareti cellulari, soprattutto del sistema nervoso. In più, è il precursore di alcuni ormoni come estrogeni e testosterone*.
Cause, diagnosi e rimedi per curare il colesterolo:
Il colesterolo si misura nel suo complesso:HDL (cattivo) + LDL (buono) e i valori d’insieme non devono superare i 240 mg/dl; oltre questa misura si parla diipercolesterolemiao colesterolo alto.
Quali sono le cause dell’ipercolesterolemia?
Oltre alfattore genetico, ovvero la predisposizione familiare o ereditaria, tra le cause del colesterolo alto vi sono una serie diabitudini di vita scorrette, tra cui: alimentazione inappropriata, eccesso di alcol e grassi saturi, carni rosse e cibo di origine animale, fumo, scarsa o nulla attività fisica (vedere in tal senso iconsigli della Fondazione Umberto Veronesi). L’unico modo per rilevare la presenza di colesterolo alto è quello disottoporsi agli esami del sangue.
Quali sono i rimedi per ridurre il colesterolo cattivo
Di norma sono prescritte le statine che “bloccano la produzione di colesterolo LDL e incrementano la capacità del fegato di eliminare quello già in circolo nel sangue”*; oppure i sequestranti della bile, che legandosi ai sali biliari permettono a dosi maggiori di colesterolo LDL di essere eliminate con le feci. Infine, la niacina, o acido nicotinico, è usato per abbassare i livelli di colesterolo cattivo e totale favorendo il quantitativo di HDL*.
Moringa e ipercolesterolemia: gli studi
Lo studioSim ultaneous Determination of Crypto-Chlorogenic Acid, Isoquercetin, and Astragalin Contents in Moringa oleifera Leaf Extracts by TLC-Densitometric Method(leggi)* ha evidenziato che l’isoquercetina,l’astragalina el’acido criptoclorogenicosono le principalicomponenti attive nelle foglie della Moringa.
Le quantità medie di queste componenti, estratte con un metodo simultaneo dalle foglie è risultata essere di 0,0473, 0,0427 e 0,0534% in peso secco.
Quercetina cos’è
Appartiene alla famiglia deicomposti flavonoidi, sostanze naturali ricche in antiossidanti; glistudi sulla quercetinahanno dimostrato di avere proprietà biologiche coerenti con alcuni effetti benefici sul sistema cardiovascolare. Tra queste, la capacità di proteggere lelipoproteinea bassa densitàdall’ossidazione (colesterolo buono), prevenendo le placche aterosclerotiche, l’aggregazione piastrinica (per prevenire i trombi) e favorendo il rilassamento della muscolatura cardiovascolare con effetti antipertensivi e antiaritmici. *(Quilo studio completo)
Gli studi sull’acido clorogenico e il controllo del colesterolo
Lamoringacontieneacido clorogenico, tra i flavonoidi più studiati per le sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e anti proliferative; è noto chimicamente col nome diacido 3-caffeilchinicoed è un polifenolo presente in moltissimi vegetali (ad esempio melanzane, pomodori, pesche, pere, mele, prugne, patate), nel mate e nel tè verde, con un ruolo attivo nei processi ossidoriduttivi. Tra le proprietà attribuite all’acido clorogenico, oltre alle ottime capacità antiossidanti, antibatteriche e antinfiammatorie, quella di ridurre l’assorbimento dello zucchero a livello intestinale e i valori dellapressione sanguigna.*
Alcuni studi confermano l’utilità di composti vegetali come l’acido clorogenico nellariduzione delcolesterolo sierico, per il rallentamento della progressione delle malattie cardiovascolari.* (Quilo studio completo).
Un’altra ricerca sull’acido clorogenico e ipercolesterolemia condotta sui ratti obesi, iperlipidemici e insulino-resistenti (tramite infusioni endovenose – con 5 mg/Kg di peso corporeo/giorno) per 3 settimane ha ridotto fino al 58% le concentrazioni plasmatiche di colesterolo e triacilgliceroli, migliorando la tolleranza al glucosio e la distribuzione dei minerali.* (Quilo studio completo).
Astragalina, cos’è
È un composto chimico classificato come flavonoide, dal nome scientificoKaenpherol-3-O-β-d-glucoside, isolato in alcune specie vegetali e nel vino (Phytolacca americana e le fronde della felce Phegopteris connectilis, Cuscuta australis t) dagli effetti inibitori nei confronti di un metabolita estrogeno cancerogeno*. Gli studi sull’astragalina (Leggi)* hanno confermato la presenza di molte funzioni biologiche con un’azioneantinfiammatoria simile ai flavonoidi.
Effetti ipocolesterolemizzanti della Moringa: altri studi
Altri studi suggeriscono la capacità di controllare i livelli di colesterolo insita negliacidi grassi essenziali omega-3 e omega-6 contenutial 76% nell’olio di moringa. Anche le foglie di Moringa, oltre a curare diverse patologie (asma, iperglicemia, dislipidemia, influenza, bruciore di stomaco, sifilide, malaria, polmonite, diarrea, mal di testa, scorbuto, malattie della pelle, bronchite, infezioni agli occhi e alle orecchie*) hanno un effetto riduttivo sul colesterolo alto e la pressione sanguigna.
Inoltre, lo studio sottolinea che “la presenza di flavonoidi conferisce alle foglie proprietà antidiabetiche e antiossidanti. Gli isotiocianati sono agenti antitumorali. I flavonoidi come la quercetina e altri sono noti per agenti anti proliferativi e antitumorali. La presenza di minerali e vitamine aiuta a rafforzare il sistema immunitario e curare una miriade di malattie.” (Qui il link allo studio completo)
In particolare, i fiori di Moringa e le foglie hanno effetti ipocolesterolemizzanti, come dimostrato in una ricerca in confronto con l’ateniolosul livello di glucosio nel sangue e di trigliceridi*;
La ricerca ha dimostrato una profonda attività ipolipemizzante, con abbassamento della glicemia e del livello di colesterolo sierico (Leggiquil’intera ricerca).
Altri usi in tal senso sono conosciuti da tempo in India, dove le foglie di moringa sono utilizzate come rimedio erboristico come agente ipocolesterolemizzante nei pazienti obesi.
Questo utilizzo della moringa è stato studiato scientificamente, riscontrando che la somministrazione dell’estratto grezzo di foglie di Moringa oleifera insieme a una dieta ricca di grassi ha diminuito i livelli di colesterolo nel sangue, nel fegato e nei reni rispettivamente del 14,35%, 6,40% e11,09%.
Ciò ha evidenziato come lefoglie di moringasvolgano effettivamente un’attività ipocolesterolemizzantecon valide basi farmacologiche.* (Quilo studio completo).
Un ulteriore studio ha analizzato il potenziale della farina di foglie di Moringa oleifera come agente ipocolesterolemizzante in una dieta di 90 giorni (basata anche sul modo di ridurre il colesterolo delle uova per il suo ruolo controverso nelle malattie cardiache), con 4 diversi trattamenti dietetici corrispondenti a quantità crescenti di Moringa; i livelli sierici di colesterolo nei trattamenti ove presente la moringa in dosi dallo 0,5%, al 10% sono diminuiti rispettivamente dal 14,2% al 22,0%.
I risultati ottenuti indicano che, oltre a possedere proprietà di ridurre il colesterolo, l’inclusione della Moringa nella dieta può facilitare la diminuzione del contenuto di colesterolo nelle uova (diminuito dal 6,55% al 12,1%). (Quilo studio completo)*