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Coenzima Q10: a cosa serve, i benefici per la salute e le controindicazioni
febbraio 23, 2025
Negli ultimi anni, si è assistito a un crescente interesse per i metodi naturali e l’integrazione con principi attivi in grado di migliorare il benessere generale. All’interno di questa cornice, il coenzima Q10 emerge come sostanza di spicco, grazie alla sua capacità di sostenere la salute cardiovascolare e di contribuire al mantenimento di un buono stato di salute anche sotto stress.
Approfondiamo insieme cos’è il coenzima Q10, a che cosa serve e i motivi per cui la sua integrazione può diventare un prezioso alleato.
Cos’è il coenzima Q10?
Il coenzima Q10 – detto anche ubidecarenone o ubichinone – è una molecola presente nei mitocondri, ovvero i "piccoli motori" delle nostre cellule. Pur essendo distribuito in maniera ubiquitaria, le concentrazioni più elevate si trovano in organi come il miocardio, il fegato, i reni e il pancreas, dove la richiesta di energia è costantemente elevata.
Dal punto di vista chimico, si comporta in modo molto simile a una vitamina, tanto da essere considerato un analogo della Vitamina K2. La molecola è formata da un nucleo chinonico e da una catena terpenoide laterale composta da dieci atomi di carbonio, caratteristica che ne giustifica il nome “Q10”. A livello cellulare, il coenzima Q10 agisce per ricavare e immagazzinare energia dagli alimenti, prendendo parte a diverse reazioni fondamentali per i nostri equilibri fisiologici.
Sebbene la maggior parte del coenzima Q10 venga prodotta dal nostro organismo, esso può essere assunto anche tramite la dieta. I pesci grassi (come tonno e salmone) e quelli azzurri (ad esempio sgombro e sardine) rappresentano fonti significative di questo composto.
Anche alcuni alimenti vegetali, tra cui la soia, gli spinaci e gli oli vegetali, sono particolarmente ricchi di coenzima Q10, così come la frutta secca, i cereali integrali e il germe di grano.
Il suo ruolo per la salute del corpo umano
A livello cellulare, il coenzima Q10 partecipa attivamente al trasporto degli elettroni nei mitocondri.
Supportando la fosforilazione ossidativa, favorisce la sintesi dell’ATP (adenosina tri-fosfato), fondamentale per la produzione di energia a partire dalle molecole introdotte con l’alimentazione. Inoltre, questo composto svolge una potente azione antiossidante, contribuendo a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi.
Cosa succede all’organismo in caso di carenza di Coenzima Q10?
In presenza di una carenza di coenzima Q10, l’organismo tende a manifestare problematiche di natura cardiaca e cardiovascolare. Per questo motivo, l’integrazione di vitamina Q risulta spesso utile per mantenere sotto controllo la glicemia e i livelli di colesterolo, oltre che per ridurre il rischio di ulteriori attacchi cardiaci in pazienti che hanno già avuto un infarto.
Questa molecola sembra inoltre in grado di prevenire l’ipertensione e l’invecchiamento cellulare, grazie alle sue proprietà antiossidanti. Non a caso, la sua assunzione può esercitare un effetto mioprotettivo, alleviando lo stress ossidativo tipico di chi pratica attività fisica intensa o di chi attraversa periodi di particolare spossatezza.
Le proprietà del coenzima Q10
Dal punto di vista biochimico, il coenzima Q10 è coinvolto nella produzione di ATP e nel corretto funzionamento dei mitocondri, essenziali per il fabbisogno energetico. Questa duplice azione – energetica e antiossidante – spiega perché il coenzima Q10 risulti così importante per la salute delle cellule.
La sua capacità di proteggere i tessuti dallo stress ossidativo lo rende anche un ottimo alleato per il benessere di tutto il sistema cardiovascolare, contribuendo a stabilizzare i livelli di colesterolo e di zuccheri nel sangue.
Inoltre, esistono prove che hanno messo in luce il ruolo del coenzima Q10 nel supportare la corretta funzione metabolica, con possibili risvolti positivi sul controllo del peso e delle energie a disposizione dell’organismo. La combinazione di queste proprietà rende la vitamina Q un prezioso supporto per chi desidera mantenere un buono stato di salute e contrastare i normali processi di invecchiamento.
Benefici del coenzima Q10 sul nostro organismo
I benefici più noti del coenzima Q10 si evidenziano soprattutto in ambito cardiovascolare, con un miglioramento della funzionalità cardiaca e una riduzione dello stress ossidativo che interessa muscoli e tessuti.
Grazie alla sua azione sul metabolismo energetico, il coenzima Q10 contribuisce anche alla salute cerebrale, favorendo la vitalità delle cellule neuronali e sostenendo la concentrazione e la chiarezza mentale.
Molte persone apprezzano, inoltre, la sua capacità di ridurre i segni dell’invecchiamento, grazie all’effetto combinato di protezione antiossidante e incremento di energia. Questa sinergia rende il coenzima Q10 una risorsa preziosa per chi desidera mantenere un livello di benessere elevato, percependo più energia fisica e lucidità mentale nella vita quotidiana.
In che modo il coenzima Q10 contrasta il colesterolo?
Esistono evidenze che il coenzima Q10 possa contribuire a mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo LDL, definito come “colesterolo cattivo”.
In particolare, il coenzima Q10 interverrebbe nel metabolismo dei lipidi contrastando l’ossidazione delle particelle LDL, fenomeno ritenuto tra le cause di accumulo di placche aterosclerotiche.
Inoltre, supportando la salute mitocondriale, il coenzima Q10 promuoverebbe un utilizzo più efficiente dei grassi, riducendo così il rischio di accumuli indesiderati.
I possibili effetti collaterali
Il coenzima Q10 è generalmente considerato sicuro e privo di effetti collaterali gravi. Tuttavia, in alcuni casi, specialmente in presenza di un sovradosaggio eccessivo, possono comparire disturbi gastrointestinali come nausea e diarrea, oltre a un potenziale dolore gastrico.
In genere, la dose giornaliera di coenzima Q10 non supera i 100 mg, anche se può arrivare a 300 mg in situazioni particolari.
Oltre i 200 mg al giorno, potrebbe aumentare il rischio di incorrere in effetti indesiderati, sebbene si tratti di manifestazioni transitorie e di lieve entità. Tenendo presente questo aspetto, è sempre consigliabile monitorare la risposta del proprio organismo ed eventualmente consultare un medico prima di assumere dosaggi elevati, così da mantenere un corretto equilibrio tra benefici e potenziali rischi.
Esistono controindicazioni all’assunzione del coenzima Q10?
Sul fronte delle controindicazioni, va sottolineato che il coenzima Q10può interagire con alcuni farmaci – come gli anticoagulanti – e, di conseguenza, è bene chiedere consiglio a un medico prima di iniziare un’integrazione, specie se si è affetti da patologie croniche.
In linea di principio, occorre evitare il coenzima Q10 in caso di accertata ipersensibilità al principio attivo e fare particolare attenzione alle eventuali reazioni indesiderate.
Inoltre, non sono disponibili studi clinici specifici sull’assunzione di coenzima Q10 durante la gravidanza o l’allattamento, quindi è bene agire conprudenza ed evitare di assumere prodotti contenenti vitamina Q in queste circostanze.
Lo stesso discorso vale per i bambini, che dovrebbero essere seguiti da un medico curante o da uno specialista in caso di necessità.
Come assumere il coenzima Q10?
Anche se il coenzima Q10 è naturalmente presente in tutte le cellule dell’organismo, è possibile aumentarne la concentrazione introducendolo tramite l’alimentazione.
A tal proposito, è opportuno consumare con regolarità pesce azzurro (come sgombro e sardine) e pesci grassi (ad esempio il salmone o il tonno), oltre a fonti vegetali quali soia, spinaci e frutta secca.
Nei casi in cui la dieta non fornisca quantità adeguate di vitamina Q, si può ricorrere a un’integrazione specifica. Gli integratori alimentari a base di coenzima Q10 sono disponibili in diverse formulazioni – dalle capsule ai softgel, fino a prodotti liquidi – e possono essere abbinati ad altri composti naturali. L’assunzione risulta particolarmente utile per soggetti con problemi cardiovascolari, diabete, colesterolemia elevata, oppure in situazioni di spossatezza e affaticamento.
È comunque sempre preferibile affidarsi al parere del medico di medicina generale o di uno specialista, soprattutto se si soffre di patologie croniche o se ci si trova in condizioni particolari come gravidanza o allattamento.
Integratori con vitamina Q10: quando assumerli
Arrivati a questo punto, emerge chiaramente come il coenzima Q10 possa offrire numerosi vantaggi, specialmente in presenza di problemi cardiovascolari, ipercolesterolemia o spossatezza cronica.
Assumere un integratore con vitamina Q10 può rivelarsi indicato anche nelle fasi distress elevato o quando si superano i 40-50 anni, momento in cui la produzione endogena di coenzima Q10 tende progressivamente a diminuire.
Tra i prodotti disponibili sul mercato, risulta particolarmente interessante l’Integratore Alimentare per il colesterolo moringa e riso rosso, che associa il coenzima Q10 a foglie in polvere di Moringa Oleifera, estratti di riso rosso, foglie di carciofo e semi di fieno greco. In sinergia con il coenzima Q10, questi ingredienti aiutano a potenziare il benessere cardiovascolare, fornendo un sostegno concreto a chi desidera mantenere i livelli di colesterolo sotto controllo e al contempo trarre vantaggio per il proprio benessere quotidiano da un mix di sostanze naturali straordinarie.