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Reflusso e ansia: esiste una correlazione?
luglio 12, 2024
Tutti soffrono di bruciore di stomaco di tanto in tanto. Tuttavia, quando questo fastidioso sintomo si presenta di frequente, esso potrebbe essere il sinonimo di altri problemi.
Tra i vari fattori che possono influire sul reflusso, l'ansia è uno di quelli che merita maggior attenzione. La connessione tra ansia e reflusso gastroesofageo è un argomento di crescente interesse e nella seguente guida cercheremo di capire meglio il motivo di questa correlazione.
Inoltre, nella parte finale dell’articolo, focalizzeremo la nostra attenzione sulle azioni che possono aiutare ad attenuare i sintomi di questi disturbi così da fornire aiutare a migliorare la qualità di vita di chi ne soffre.
Ansia e reflusso gastroesofageo quali sono i sintomi
Prima di approfondire la correlazione tra reflusso gastroesofageo e ansia, è fondamentale chiarire i principali sintomi associati a questi due problemi.
Sintomi del reflusso
Il reflusso gastroesofageo è una condizione in cui i succhi gastrici dello stomaco risalgono nell'esofago provocando i seguenti sintomi:
Bruciore di stomaco
Nausea o male allo stomaco
Dolore al petto o all'addome
Difficoltà a deglutire (disfagia)
Vomito
Alito cattivo
Si tratta di una condizione che interessa una buona fetta della popolazione adulta e che, in genere, si presenta dopo aver consumato pasti molto pesanti. Tuttavia, ci sono individui nei quali il reflusso è costante. In questi casi si parla di malattia da reflusso gastro-esofageo e per capire da che cosa è generata bisogna eseguire studi approfonditi.
Sintomi dell’ansia
Rispetto ai sintomi del reflusso, l’ansia tende a manifestarsi in maniera differente da persona a persona, ma generalmente i sintomi di una persona ansiosa sono:
Frequenza cardiaca accelerata
Nervosismo o irrequietezza
Contrazioni muscolari
Sensazione di tensione fisica e mentale
Respirazione rapida o iperventilazione
Sensazione di terrore o costante paura imminente
Difficoltà di concentrazione
Problemi digestivi, come gas, diarrea o stitichezza
Insonnia
Attacchi di panico improvvisi
Può il reflusso gastroesofageo generare ansia?
Sebbene non sia possibile stabilire una relazione di causa-effetto tra lo stress e il reflusso gastroesofageo, sono ormai diversi gli studi che hanno dimostrato quanto sia comune trovare pazienti con reflusso gastroesofageo che soffrono d’ansia. Le due condizioni si influenzerebbero in maniera bi-direzionale e lo farebbero in diversi modi.
Innanzitutto, l'ansia può diminuire la pressione dello sfintere esofageo inferiore, permettendo all'acido dello stomaco di risalire nell'esofago e causando quella terribile sensazione di bruciore di stomaco tipica di chi ha il reflusso. Questa sensazione, inoltre, potrebbe essere percepita con maggiore intensità negli individui con ansia, perché lo stress, in genere, tende ad amplificare le sensazioni di dolore.
Allo stesso tempo, le persone con stress e reflusso gastroesofageo sarebbero maggiormente portate a sviluppare l’ansia notturna perché il bruciore di stomaco si verificherebbe con maggiore frequenza proprio la sera, quando ci si corica, impedendo di riposare adeguatamente e contribuendo quindi all’accumulo di stanchezza e stress, principali responsabili di ansia e insonnia.
Sintomi del reflusso da ansia: come attenuarli
Per capire come attenuare i sintomi dell'esofagite da stress, è necessario tenere conto della gravità del problema. Nel caso in cui al paziente sia stata diagnosticata una ernia ietale causata da stress, allora questo dovrà necessariamente rivolgersi a un medico per capire come trovare sollievo.
Al contrario, se la sensazione è quella di dolore al petto tipico da ansia che provoca il reflusso, allora alcuni cambiamenti nello stile di vita potrebbero già essere d’aiuto. Il consiglio è quello di:
Evitare cibi e bevande che possono scatenare il reflusso (cibi fritti, agrumi, cioccolato, menta, aglio, cipolle, caffeina e alcol)
Abituarsi a consumare pasti piccoli e frequenti per ridurre la pressione sullo stomaco.
Mantenere un normopeso
Evitare di sdraiarsi subito dopo i pasti
Sollevare la testata del letto o dormire con più cuscini
Smettere di fumare
Praticare tecniche di rilassamento come lo yoga
Esofagite da ansia: come possono venire in aiuto gli integratori
Gli integratori possono svolgere un ruolo importante nell'alleviare i problemi di reflusso gastroesofageo e ansia perché agiscono su vari fronti. In particolare, essi possono contribuire a ridurre l'ansia e lo stress che, come abbiamo visto sopra, sono noti fattori aggravanti del reflusso.
L'aumento dei livelli di neurotrasmettitori come la serotonina, grazie a specifici nutrienti, può migliorare l'umore, favorire il rilassamento e ridurre la produzione eccessiva di acido gastrico.
Ecco perchè abbiamo sviluppato degli integratori che grazie alla loro combinazione unica di ingredienti naturali possono essere un valido aiuto per supportare il tuo benessere psicologico e fisico. Si tratta di integratori alimentari a base di Griffonia, ricca di 5-HTP per aumentare i livelli di serotonina e ridurre l'ansia, Vitamina B6 per sostenere il sistema nervoso e stabilizzare l'umore, Moringa, una pianta che aiuta a favorire la digestione e il metabolismo, riducendo così l'infiammazione, Agrimonia, nota per favorire la serenità emotiva, ed estratto di Avena, che contribuisce al rilassamento e alla gestione dello stress.
Questa potente combinazione si rivela un ottimo rimedio naturale per alleviare l’ansia, ma anche un alleato per trovare tregua dai sintomi del reflusso gastroesofageo, migliorando complessivamente la qualità della vita.