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Biotina a cosa serve e in quali integratori si trova
ottobre 16, 2023
LaBiotinaè un micronutriente e coenzima, noto anche comevitamina B7, B8(in base alla nomenclatura tedesca o inglese), vitamina H o Vitamina I.
È essenziale per la salute dell’organismo perché aiuta il corpo atrasformare il cibo (proteine, carboidrati e grassi) in energia.
Favorisce, inoltre, lasalute di capelli e unghie, poiché contenuto neiprocessi di sintesi della cheratina. Scopriamo come agisce, quanto e come assumerne.
Labiotina, è una sostanza chemigliora la salute dei capelli(quindi anche barba, unghie e pelle), intervenendo nei processi preposti allasintesi della cheratina. I suoi effetti sono confermati dagli studi scientifici*, soprattutto in caso dimancanza di biotina. Anche lacombinazione con lo zinco* risulta utile per contrastare il trattamento dell’alopecia.
In più, la vitamina B8 partecipa al metabolismo proteico ed è generalmente indicata nel trattamento dell’alopecia e nella caduta precoce dei capelli, rinforzandoli grazie alla sua azione di stimolo della cheratina.*
Cos’è la cheratina
Fondamentale per la salute dipelle, unghie e capelli, lacheratinaè una sostanza naturale, una proteina presente nell’organismo umano.
Ha una struttura ad elica ed è formata da una catena polipeptica. Principale costituente dello strato corneo dell’epidermide, ne garantisce l’impermeabilità ed ha una funzione protettiva.
La cheratina ha una consistenza filamentosa composta da diverse strutture allineate, tra cui spiccano icheratinociti, un tipo cellulare più abbondante nell’epidermide che accumula proteine strutturali al loro interno, le cheratine; queste, responsabili della sintesi della cheratina, si dispongono all’esterno in superficie formandolo strato corneo (molle o duro).
Tale processo si chiama cheratogenesi ed ha un ciclo di circa 12-14 giorni in cui i filamenti proteici (microfilamenti), si dispongono in modo diverso in base alla superficie.
Sono, in sostanza, le principali cellule della cute e parte costitutiva di pelle, capelli e unghie.
La cheratina si suddivide in morbida, quella della pelle e in dura, che forma unghie ecorteccia dei peli, in cui i microfilamenti si dispongono a gruppi di sei nella matrice.*
Integratori e Alimenti con biotina
Essendo unavitamina idrosolubile, va assunta tramitealimentazioneospecifici integratori. L’assorbimento della Biotina avviene nell’ileo, cioè la parte finale dell’intestino tenue.
I cibi che la contengono sono soprattutto di origine animale, anche se non mancano frutta, legumi e verdura. Principali fonti di biotina sono:
Fegato;
Tuorlo d’uovo;
Cereali;
Lievito di birra;
Funghi;
Formaggi;
Frutta secca.
Tra le verdure soprattutto:
Spinaci;
Cavolfiore;
Carote;
Lattuga.
Solubile in acqua, non è tossica per l’organismo, che in caso di accumulo in eccesso la espelle in maniera naturale; tra le sue principali funzioni vi è quella di trasformare gli zuccheri in energia chimica utilizzabile dalle cellule e la sua presenza partecipa al buon funzionamento di tutte le vitamine del gruppo B.
Dose raccomandata di Biotina e controindicazioni
La dose giornaliera raccomandata divitamina HoBiotinava dai 15 ai 100 mg, ma può anche raddoppiare in base al dispendio energetico, ad esempio per gli sportivi (che richiedono anche una sintesi proteica accelerata).*
Controindicazioni ed effetti collateralipotrebbero verificarsi con l’uso combinato di antiacne, antiepilettici, anticolesterolo e antibiotici che potrebbero ridurne la capacità dazione.
Spesso la Vitamina B8 o biotina è consigliata, oltre che nella cura dell’alopecia, anche nella cura delle dermatiti seborroiche e dell’acne.
Attenzione al consumo eccessivo dell’albume d’uovo che è un antagonista della biotina, può cioè provocarne una carenza.
Carenza di biotina: cosa provoca
Unacarenza di biotinaè stata osservata in persone che eccedono con l’alcool o che consumano bianco d’uovo in grande quantità; questo accade perché l’avidina, una proteina in esso contenuta, blocca l’assorbimento della biotina.
Una sua scarsità può provocare crampi notturni in seguito ad alcune posizioni assunte mentre si dorme (poiché la circolazione è rallentata), assieme ad altri nutrienti come magnesio e ferro.*
Inoltre, il fabbisogno di biotina può aumentare in soggetti con carenza di biotindasi (a causa di disturbi genetici), che effettuano dialisi renale e nei fumatori, poiché, stati di alterazione batterica intestinale possono provocare l’interruzione dell’assorbimento di biotina.
È stata osservata una correlazione tra mancanza di biotina e alcune forme dicalvizie.
Cos’è la calvizie
La “comune calvizie” non è una malattia ma una condizione causata da più fattori (genetici, ormonali, ambientali) e che può coinvolgere in egual misura uomini, donne e bambini.
La calvizie è chiamata anche alopecia androgenetica, che interessa soprattutto gli uomini, caratterizzata dal diradamento dei capelli sulle tempie, fronte e parte superiore del cranio.
L’alopecia areataè, invece, una forma di calvizie contraddistinta dalla perdita di capelli “a chiazze”; c’è poi l’alopecia da trazione, più frequente nelle donne (anche durante l’adolescenza), che è spesso causata dai numerosi trattamenti inferti ai capelli: stiratura, acconciature, coloranti aggressivi e altre azioni che stressano il capello.*
Cause della calvizie
Tra le cause della calvizie c’è lapredisposizione ereditaria(alopecia androgenetica), confermata dagli studi scientifici; inoltre, possono essere causa di diradamento o perdita dei capelli:
Cattiva alimentazione e diete drastiche;
Disfunzione alla tiroide;
Malattie come la psoriasi;
Cure chemioterapiche,
Periodo di forte stress o shock psicologico;
Farmaci per la cura di artrite, cardiopatie e depressione;
Lichen planus (un’infiammazione cronica causata da Epatite C).*
La calvizie più diffusa: l’alopecia androgenetica
Secondo la Società Italiana di Tricologia*, l’alopecia androgenetica, cioè la calvizie comune, quella più diffusa è: “Condizione cronica, geneticamente determinata, caratterizzata dalla progressiva involuzione in miniaturizzazione dei follicoli piliferi del cuoio capelluto e dei capelli che ne derivano.”
Conseguenza di questo tipo di calvizie esteso nel39,01% della popolazione maschilee nel13% di quella femminile* è il “Defluvio Androgenetico che consiste in una progressiva superficializzazione, depigmentazione e miniaturizzazione fino alla totale atrofia, dei follicoli dei capelli dell’area frontoparietale e del vertice.”
Le cause, escludendo specifiche patologie e particolari condizioni di stress, sono da ricercare in “un’ereditarietà multigenica familiare (da cui il termine androgenetica), dalla attività nei follicoli piliferi di enzimi capaci di convertire gli androgeni in ormoni attivi verso il follicolo stesso. In particolare risulta determinante l’attività dell’enzima 5-alfa-reduttasi, convertitore del testosterone in diidrotestosterone (DHT).”
Per quanto riguarda la donna, sul sito del S.I.Tri. si legge che può essere di frequente causata dall’ipotiroidismo, durante il quale “la cute è pallida e secca; le unghie sono fragili e sottili; i capelli, anch’essi fragili, secchi e sottili, si diradano cadendo in telogen (telogen effluvio ipotiroideo) senza arrivare mai ad una vera calvizie.”*
Integratori con Biotina per rinforzare i capelli
In conclusione, gliintegratori con vitamine come la Biotina e antiossidanti, possono stimolare la ripresa dell’attività dei bulbi piliferi*.
La salute del capello è influenzata positivamente dalla biotina grazie al suo ruolo nella sintesi proteica; essa è, infatti, legata all’enzima propionil-CoA carbossilasi, che fa da catalizzatore in diversi passaggi importanti del metabolismo proteico.
Da qui deriva il suo principalecontributo nella formazione della cheratinache infatti è una sostanza di origine proteica e, come già sottolineato,principale costituente di capelli, unghie e pelle.
I fattori dell’assottigliamento e diradamento dei capelli e della barba negli uomini, possono essere diversi: dall’alopecia androgenetica a specifiche carenze nutrizionali, da fattori ambientali allo stress (come nel caso dell’alopecia arata, fenomeno che causa l’improvvisa caduta dei capelli).
Dall’osservazione di questi fenomeni, escludendo patologie e situazioni dovute allo stress e ad altri fattori particolari, si è evidenziato un nesso tra assottigliamento e diradamento del bulbo pilifero e scarsità di biotina.*
Un’alimentazione equilibrata e l’aiuto di specifici integratori, con un apporto consigliato di circa 30 microgrammi al giorno di biotina (Istituto Humanitas)*, può aiutare i capelli a rimettersi in forze.