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Equiseto: controindicazioni ed effetti collaterali
ottobre 16, 2023
Nota anche come “Coda di cavallo”, l’equiseto(Equisetum arvense) è una pianta ampiamente utilizzata in erboristeria, per via dei diversi effetti benefici noti sin dall’antichità. Attualmente, è reso disponibile sotto forma dicapsule,compresseeinfuso.
Quali sono le controindicazioni dell’equiseto?
L’assunzione di integratori a base di equiseto è sconsigliata ai soggetti con accertataipersensibilitàverso
uno o più componenti presenti all’interno del prodotto; in aggiunta, è bene evitare la somministrazione adonneche si trovanoin stato di gravidanzaenella fase di allattamento.
Circa la possibile tossicità dell’equiseto, non vi sono ancora studi specifici ai quali è possibile fare riferimento. Ad ogni modo, poiché la pianta contienenicotina, il suo utilizzo dovrebbe essere evitato da coloro i quali sono allergici a tale sostanza.
Il ricorso a rimedi contenenti equiseto andrebbe evitato anche da parte disoggetti affetti da edemaprovocati da patologie cardiache o renali; per l’applicazione di impacchi, specie se in presenza dilesione cutanee di particolare estensione(o di origine sconosciuta), è consigliabile richiedere preventivamente il parere del proprio medico curante.
Quali sono i possibili effetti collaterali?
Uno dei pochi effetti collaterali riconducibili all’equiseto riguarda la possibile attivazione delletiaminasi(I e II). Si tratta di una coppia di enzimi antagonisti dellatiamina, meglio nota come Vitamina B1. Pertanto, un’assunzione – per via orale – prolungata o eccessiva di prodotti o integratori a base di ‘coda di cavallo’, da parte di soggetti con bassi livelli di tiamina, potrebbe provocare unacarenza di Vitamina B1. Ragion per cui, anche chi soffre di alcolismo non dovrebbe assumere equiseto in nessuna forma, per evitare di peggiorare la carenza di tiamina.
Nei soggetti affetti da diabete, invece, la ‘coda di cavallo’ può provocare un abbassamento del livello di glucosio nel sangue (ipoglicemia).
Infine, l’equiseto talvolta causa un eccessivo abbassamento dei livelli di potassio negli individui già affetti daipokalemiaeinficiare il naturale smaltimento del litioda parte dell’organismo. Per quanto concerne equiseto e tiroide, non ci sono riscontri relativi a effetti collaterali o controindicazioni.